Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte continua a lavorare per convincere ArcelorMittal a restare all’ex Ilva: lo Stato potrebbe farsi carico di una più ampia cassa integrazione.
Il premier Giuseppe Conte le sta provando tutte per trattenere ArcelorMittal, probabilmente seguendo anche le indicazione di Mattarella che avrà chiesto al governo di evitare una catastrofe economica e occupazionale. Con possibili ricadute sull’ambiente.
Taranto, Giuseppe Conte al lavoro per cercare di convincere ArcelorMittal. Ma non ci sono incontri in agenda
In più di un’occasione il presidente del Consiglio ha ribadito di non avere la soluzione in tasca. Promette una battaglia legale nel caso in cui i franco-indiani dovessero decidere di andare via da Taranto confermando il loro annuncio, ma altre idee concrete non ci sono. Il reinserimento dello scudo penale sembra più una tutela per evitare colpi di scena in sede processuale.
Il rilancio di Conte, Italia quasi in ginocchio davanti a una società che fugge per comodo
Conte prova a togliere oneri e pressioni dalle spalle di Arcelor. Il Presidente del Consiglio ha fatto sapere che lo Stato potrebbe farsi carico di una cassa integrazione più grande a patto che i franco-indiani tornino al tavolo delle trattative. Di fatto l’Italia, presa alla sprovvista da una mossa azzardata, ai limiti della legalità e forse oltre il limite della correttezza, è disposta a fare ampie concessioni per evitare la catastrofe.
ArcelorMittal ha fatto male i calcoli e l’affare ex Ilva non è più conveniente. La politica italiana, con una serie di governi decisamente poco coerenti sul tema, hanno costruito un quadro entro il quale Mittal potrebbe muoversi nella piena legalità smentendo quindi anche Di Maio.
Per questo il governo prova a rendere più vantaggiosa la permanenza di Mittal, ma con il serio rischio di trasmettere una figura tutt’altro che positiva. L’Italia non si sta comportando da Paese grande da Paese serio. Sta facendo i calcoli con una serie infinita di errori che hanno caratterizzato gli ultimi anni e non sa neanche se può fare davvero la voce grossa oppure no.